La rinomata Azienda Agricola Terralavoro tra le tante bontà prodotte nella moderna e funzionale struttura a conduzione familiare, è nota oramai in tutto il territorio, e non solo, per le sue fantastiche conserve di pomodoro di cui adesso vi sveleremo qualche piccolo (grande) segreto.
Iniziamo dunque dall’ingrediente fondamentale, gli amati pomodori, ma quali scegliere per ottenere un perfetto risultato? Ideali sono i pomodori polposi e sodi non troppo maturi o “ammaccati”.
Bisogna poi lavare bene i pomodori, asciugarli e tagliarli a metà, dopodiché di fondamentale importanza risulta la fase della cottura: È necessario mettere i pomodori in una pentola capiente e alta, lasciarli cuocere a fuoco dolce sino a quando saranno disfatti. A questo punto con una passa verdure si passano tutti i pomodori in modo da scartare le bucce. Se i pomodori sono buoni non ci sarà bisogno di far restringere ancora la passata.
Non bisogna tralasciare la sterilizzazione dei vasetti, che riempiti con delle gustose foglioline di basilico saranno pronti a ricevere la salsa bollente (operazione da eseguire con imbuto).
Il vero segreto però lo ritroviamo nella parte finale di questo interessante e tradizionale procedimento dell’Azienda Agricola Terralavoro nei famosi… “strofinacci”. Bisogna di fatti avvolgere ogni barattolo con uno strofinaccio, sistemarli in una pentola ampia, e riempirla di acqua (fino a tre quarti del barattolo). La cottura necessaria corrisponde a 30 minuti a fuoco lento ed infine il raffreddamento dei vasetti avverrà proprio dentro la stessa acqua.